Regione, Assostampa e Ordine: vanno subito riaperte le porte ai cronisti. Il chiarimento della Regione

La pubblica amministrazione ha il dovere di garantire l’accesso ai giornalisti, inviati dalle rispettive testate editoriali ad informare i cittadini delle decisioni prese dai pubblici poteri, legislativo ed esecutivo. Per questo desta sconcerto quanto raccontato dal TgNorba sull’interdizione ai giornalisti stabilita all’ingresso degli uffici della Giunta regionale, in via Gentile, nello stabile destinato ai dipartimenti e agli assessorati. E’ quanto sostengono in una nota congiunta Assostampa e Ordine dei giornalisti di Puglia.

“La decisione stride con l’accesso consentito ai giornalisti nello stabile accanto, quello destinato agli uffici e all’aula del Consiglio regionale. In pratica nello stesso luogo dove Giunta e Consiglio regionale hanno deciso di allocare le rispettive attività, da un lato i cronisti accreditati possono accedere per svolgere il proprio lavoro – proseguono sindacato e ordine dei giornalisti pugliesi- dall’altro possono accedere solo previo appuntamento col funzionario o assessore di turno. Di più, da quando sono decadute le restrizioni previste dai decreti Covid, in Consiglio regionale sono stati abrogati i servizi in streaming per seguire da remoto i lavori delle commissioni, agevolando così il lavoro in presenza dei cronisti. Negli attigui uffici della Giunta, invece, l’accesso ai cronisti è del tutto interdetto”.

“Chiediamo al presidente della Regione e all’intera Giunta regionale di ripristinare subito, in via Gentile, le regole della democrazia, della trasparenza, del diritto di cronaca e del dovere di informare i cittadini sanciti dalla Costituzione. E comprendendo l’esigenza di stabilire controlli all’ingresso – sottolineano Bepi Martellotta (Assostampa) e Piero Ricci (Ordine) – invitiamo gli uffici della Giunta a coordinarsi meglio con quelli dell’attiguo Consiglio regionale adottando le stesse regole di accesso, ovvero l’accreditamento dei giornalisti chiamati a svolgere il loro sacrosanto lavoro. Ci auguriamo che l’agorà della più alta istituzione della Regione, così come fu definita l’architettura degli uffici di via Gentile all’inaugurazione di appena tre anni fa, resti un’agorà per davvero”.

Risponde il vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese

“Gli uffici degli Assessorati regionali hanno le porte aperte per i giornalisti e per tutti gli operatori dell’informazione. Il filtro al portierato consiste solo nelle ragioni di sicurezza e di trasparenza dei motivi che portano tanti interlocutori a richiedere l’accesso a una sede di lavoro. Sono state esigenze specifiche legate a una serie di riunioni preparatorie per un importante tavolo ministeriale, fissato per il prossimo 23 novembre, ad avere suggerito di organizzare in modo più serrato il lavoro in corso presso gli uffici del Dipartimento della Salute, regolando l’accesso attraverso appuntamento solo per favorire la concentrazione del personale e dei dirigenti del Servizio Sanitario Regionale. Nessuno sbarramento per cronisti con i quali si lavora a contatto ogni giorno con spirito di rispetto e collaborazione”.