INPGI e lavoro autonomo

Cos’è l’Inpgi2

La previdenza dei giornalisti lavoratori autonomi nasce nel 1996 con il Decreto legislativo 10 febbraio numero 103 che istituisce anche per la Cassa previdenziale di categoria (l’Inpgi, Istituto nazionale previdenziale giornalisti italiani) la creazione della Gestione separata, la cosiddetta Inpgi2.
Attraverso la Gestione separata, l’Istituto attua la previdenza e l’assistenza a favore dei lavoratori atipici e autonomi iscritti nell’Albo dei giornalisti, nonché dei rispettivi familiari a loro carico, nelle forme, alle condizioni e nei limiti previsti dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti dell’ente.
Tutti gli iscritti all’Ordine dei giornalisti che producano reddito, anche da lavoro autonomo o parasubordinato, sono obbligati per legge ad iscriversi alla Cassa previdenziale: alla Gestione principale, se inquadrati come dipendenti, alla Gestione separata, se liberi professionisti o collaboratori coordinati e continuativi. Tramite il versamento dei contributi previsti dal regolamento della Gestione separata, l’Inpgi provvede a garantire agli iscritti i trattamenti pensionistici per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti – per i quali si applica il sistema di calcolo contributivo – e una serie di altri servizi.

Perché e come iscriversi

L’iscrizione all’Inpgi2 è obbligatoria per legge. L’articolo 1 del Regolamento di attuazione delle attività di previdenza a favore degli iscritti alla Gestione separata dell’Inpgi prevede che tutti “i giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti negli appositi elenchi di categoria ed i praticanti giornalisti iscritti nell’apposito registro che esercitano attività autonoma di libera professione senza vincolo di subordinazione o che svolgono attività lavorativa di natura giornalistica nella forma della collaborazione coordinata e continuativa sono obbligatoriamente iscritti alla gestione previdenziale separata dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani. E poco sotto si specifica: “Le predette categorie di lavoratori sono soggette al medesimo obbligo ancorché svolgano contemporaneamente attività di lavoro subordinato”.
Per iscriversi all’Inpgi2 il giornalista libero professionista deve presentare i seguenti documenti: certificato di nascita; certificato di residenza; stato di famiglia; codice fiscale; certificato di iscrizione all’albo dei giornalisti. Una volta iscritto, il giornalista inizia a versare all’Istituto i contributi previsti dal regolamento.
Per iscriversi all’Inpgi2, il giornalista può comunque sempre chiedere assistenza all’Assostampa regionale di competenza.

I servizi per i lavoratori autonomi

Grazie ad un importante accordo siglato nel 2007, dal primo gennaio 2009 è in vigore il nuovo regime previdenziale per i giornalisti titolari di collaborazioni Cococo, in virtù del quale, al momento della firma del contratto di collaborazione, il committente è tenuto a inviare all’Inpgi la richiesta di iscrizione del collaboratore alla Gestione separata dell’Ente. Sempre il datore di lavoro è poi tenuto a versare mensilmente alla Cassa i contributi assicurativi in favore dei giornalisti che svolgono attività lavorativa di natura giornalistica nella forma della collaborazione coordinata e continuativa. E i funzionari ispettivi dell’Istituto hanno, infine, potere di vigilanza e accertamento sugli adempimenti in materia di assicurazione alla Gestione separata dei giornalisti CoCoCo e se ci sono irregolarità l’Ente può multare il committente.
Nel caso di prestazioni rese come liberi professionisti o come attività occasionale, il giornalista invece si autoiscrive alla Gestione separata Inpgi.
Qualsiasi reddito prodotto da un giornalista svolgendo attività professionale – anche se sporadica e produttiva di modesto reddito – comporta l’obbligo dell’iscrizione alla Gestione Separata dell’Inpgi e del versamento dei contributi assicurativi.
Con i contributi versati, la Gestione separata dell’Inpgi copre i costi dell’erogazione delle prestazioni ai giornalisti iscritti: la pensione di vecchiaia e di anzianità, la pensione di invalidità, la pensione ai superstiti, di reversibilità o indiretta e l’indennità di maternità.
Per i titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, inoltre, l’Inpgi2 eroga anche l’indennità per congedo parentale, l’assegno per il nucleo familiare e l’indennità di malattia e di degenza ospedaliera. Oltre a queste attività “ordinarie” la Gestione separata dell’Istituto di previdenza offre agli iscritti anche una serie di altri servizi, dai prestiti, a una serie di convenzioni con assicurazioni e banche, all’affitto di appartamenti. Tutti gli iscritti alla Gestione separata possono inoltre riscattare gli anni di università e fare così in modo che il periodo di studi venga conteggiato nel calcolo dell’anzianità contributiva. Per gli iscritti che avessero difficoltà a corrispondere i contributi è prevista la possibilità di chiedere un prestito all’Istituto.
Con l’ultima modifica al regolamento di attuazione delle attività di previdenza in favore degli iscritti all’Inpgi2 arrivata il 30 gennaio 2013, dopo l’approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti delle modifiche apportate il 27 settembre 2011 dal Comitato Amministratore della Gestione Separata Inpgi al Regolamento di attuazione delle attività di previdenza in favore degli iscritti all’Inpgi2, sono stati infine introdotti:

  • l’obbligo di iscrizione anche dopo i 65 anni di età per i giornalisti pensionati che svolgono attività libero-professionale;
  • la riparametrazione del contributo sulla base del reddito imponibile anche per i liberi professionisti in analogia a quanto già avviene per i titolari di CoCoCo: ai fini dell’anzianità contributiva verrà accreditata l’intera annualità (12 mesi) solo a condizione che l’importo del contributo soggettivo versato sia almeno pari al 10% del reddito minimo determinato annualmente, mentre qualora il contributo versato fosse inferiore al predetto limite l’accredito sarà rapportato ai dodicesimi coperti da contribuzione;
  • la modifica del sistema sanzionatorio;
  • la possibilità per gli iscritti Ingpi2 di vedersi restituire il montante contributivo versato (comprensivo degli interessi maturati) nel caso in cui, al compimento dell’età pensionabile, non abbiano maturato un diritto autonomo alla pensione,
  • una nuova indennità di maternità per le giornaliste libere professioniste slegata dal reddito maturato nell’anno di riferimento della domanda.

Inpgi risponde

Queste ed altre notizie utili sono riportate con dovizia di particolari nella sezione del sito dell’Inpgi dedicato ai giornalisti liberi professionisti e cococo.
Sempre sul sito internet dell’Istituto sono poi disponibili le Faq (risposte ai dubbi più frequenti)predisposte direttamente dal personale dell’ente.

Approfondimenti

Vademecum Inpgi2 2014

Vademecum Inpgi2 2013