Gestione separata Inpgi: novità per contributi e prestazioni

Casagit senza oneri per 6mila colleghi, tutela della maternità a rischio, trattamento di disoccupazione per i CoCoCo, pensioni più alte. Il Comitato amministratore della Gestione separata Inpgi ha approvato oggi una revisione molto importante del regolamento.
L’intervento principale riguarda la previdenza: a fronte di un incremento graduale e progressivo del contributo soggettivo e del contributo integrativo si otterrà al termine della vita lavorativa un miglioramento della prestazione pensionistica di circa il 30 per centro. Una quota del contributo integrativo e una parte dei rendimenti della gestione saranno destinati annualmente a coperture di welfare. Il primo intervento deciso riguarda la copertura dei costi per l’iscrizione alla Casagit a favore dei colleghi con redditi bassi. Altri interventi significativi riguardano la maternità e, per i CoCoCo, l’introduzione del sussidio di disoccupazione e la copertura degli infortuni professionali.

«Si tratta di un intervento organico e complessivo – ha dichiarato la presidente dell’Inpgi Marina Macelloni – che riforma e rimodula il regolamento della Gestione separata a vent’anni esatti dalla sua costituzione. Da allora il mondo del lavoro autonomo è molto cambiato per tutti, per noi giornalisti in maniera particolare. Vent’anni fa i cosiddetti freelance erano una parte marginale della categoria, oggi sono più numerosi dei lavoratori dipendenti, il lavoro autonomo è diventato la nuova forma di lavoro per tutti quelli che sono stati espulsi dalle redazioni a causa dei processi di ristrutturazione delle aziende o per tutti i giovani colleghi che non riescono ad avere un contratto a tempo indeterminato. Era necessario quindi, oltre che doveroso e responsabile, cercare di dare risposte e tutele previdenziali e di welfare alle attese di questi colleghi».

«L’obiettivo di questa riforma – spiegano i componenti del Comitato amministratore sul blog InpgiNotizie – è duplice: da una parte cercare, nei limiti di quello che ci è consentito dalla normativa, di migliorare le prestazioni previdenziali future, dall’altra offrire maggiori coperture di welfare fermo restando che nessuno di noi può intervenire su quello che è il vero problema del lavoro autonomo giornalistico, cioè l’insufficienza dei redditi. L’obiettivo ambizioso che dobbiamo avere come amministratori è quello di contribuire a dare dignità al lavoro autonomo costruendo una cultura previdenziale, facendo in modo che i colleghi non percepiscano più il contributo come una tassa ma come ricchezza futura e l’istituto non come un esattore ma come un fornitore di servizi all’interno del sistema solidale della categoria. Le proposte articolate che presentiamo oggi rispondono a questa logica e aiutano a fare del giornalista iscritto all’Inpgi2 un libero professionista come lo sono già gli avvocati, i commercialisti, i notai e tanti altri».

Tutte le modifiche sono soggette all’approvazione dei ministeri vigilanti e quindi entreranno in vigore solo dopo il via libera ministeriale.

Raffaele Lorusso e Mattia Motta: «Un balzo in avanti per il riconoscimento della piena dignità del lavoro non dipendente».
«I provvedimenti approvati dal Comitato amministratore della Gestione separata dell’Inpgi – commentano il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso e il presidente della Commissione lavoro autonomo, Mattia Motta – rafforzano le tutele per i lavoratori autonomi e per i collaboratori coordinati e continuativi. Le norme che garantiscono la maternità, l’assicurazione contro gli infortuni, il trattamento di disoccupazione e l’accesso alla Casagit rappresentano un balzo in avanti per il riconoscimento della piena dignità del lavoro non dipendente e sono il frutto della sintonia assoluta fra Inpgi e sindacato. Nella messa a punto dei provvedimenti, il Comitato amministratore della Gestione separata dell’Inpgi ha accolto anche le proposte e gli auspici elaborati dalla Commissione lavoro autonomo della Fnsi. Eguale determinazione deve caratterizzare la comune battaglia per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori non dipendenti e per il contrasto a qualsiasi abuso e a qualsiasi forma di sfruttamento».

PER APPROFONDIRE
Disponibile sul blog InpgiNotizie la scheda tecnica di approfondimento della proposta di riforma del Regolamento approvata dal Comitato amministratore della Gestione separata Inpgi.